Dal 2022 rivoluzione in busta paga e modifiche alla disciplina di detrazioni familiari e assegni nucleo familiare. Andiamo per ordine.
La Legge 46/2021 ha delegato il Governo ad adottare uno o più decreti volti a riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’introduzione dell’assegno unico e universale. Ciò è avvenuto nel Consiglio dei Ministri del 18 novembre 2021.
Il nuovo assegno unico e universale andrà a sostituire le prestazioni ad oggi presenti nell’ordinamento a tutela della natalità e delle famiglie con figli, in particolare sostituirà le detrazioni per figli a carico fino a 21 anni, gli ANF e le misure note come “bonus bebé”, premi alla nascita e bonus asilo nido.
Nulla varierà in busta paga circa le detrazioni da lavoro, le detrazioni per coniuge o per altri familiari a carico.
Parimenti, le detrazioni erogate mensilmente in busta paga continueranno ad essere riconosciute per i figli a carico di età superiore a 21 anni – per i quali non è previsto l’assegno unico e universale.
Si ricorda che si considerano a carico i familiari che percepiscono redditi non superiori a 2.840,51 euro all’anno, somma che sale a 4.000 euro per i soli figli di età tra i 21 e i 24 anni.
CHE COSA E’
L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età del figlio.
L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico.
E’ definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie e “universale” in quanto viene attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia.
CONDIZIONI DI SPETTANZA
Il richiedente, per poter accedere all’assegno unico e universale, deve rispettare contemporaneamente i seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio;
- essere o essere stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
EROGAZIONE
L’assegno è erogabile dietro domanda da presentare all’Inps a partire dal prossimo primo gennaio 2022. Prima sarà necessario presentare richiesta di ISEE – i cui dati andranno dichiarati nella domanda di assegno e che incideranno sull’importo dell’assegno stesso.
Domande di assegno universale senza un Isee in corso di validità non potranno essere accettate.
Entrambe le richieste (ISEE e ASSEGNO UNICO) potranno essere presentate tramite patronato o con le proprie credenziali SPID di accesso ai servizi telematici dell’INPS.
L’assegno avrà validità marzo 2022 – febbraio 2023 e la domanda andrà rinnovata ogni anno. Per le domande presentate da gennaio e fino a giugno, l’assegno avrà decorrenza dal primo marzo (anche retroattiva). Per le domande presentate da luglio in poi, l’assegno verrà erogato dal primo giorno del mese successivo.
L’erogazione avverrà mediante accredito su Iban o mediante bonifico domiciliato – pertanto non transiterà da busta paga ma sarà corrisposto direttamente dall’INPS.
Nell’attesa delle istruzioni INPS, si invitano le Aziende a comunicare ai propri collaboratori le importanti novità qui richiamate affinchè i medesimi:
- si dotino di SPID/CIE/CNS per accedere e presentare domanda all’Inps;
- individuino i soggetti autorizzati al rilascio dell’Isee per fissare appuntamento;
- predispongano i documenti utili per il rilascio dell’Isee.